domenica 12 marzo 2017

Perchè?

Dal CD "In fondo all'anima" 2 Luglio 2015. Una data importanta perché ricorre Santa Maria delle Grazie. Posso dire che l'uscita di ogni mio CD sia avvenuta in concomitanza con una festa liturgica importante. "In fondo all'anima" ha il "matricinio" (se così si può dire) di Maria SS. delle Grazie...
La canzone "Perché?" l'ho scritta quando ancora ero in seminario dunque è databile tra il 4° e 5° anno di Seminario maggiore, tra il 90 e il 92, dunque nello scorso secolo. Non ricordo la sensazione che me l'ha ispirata, certo stavo vivendo quache prova. Dalla Spiritualità dell'Unità propria del Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich, ho imparato a dare un volto ad ogni dolore, ad ogni sofferenza, ad ogni prova. Il titolo richiama il "Perché?" di Gesù gridato sulla croce, che sente l'Abbandono del Padre. Ed è proprio Gesù Abbandonato la chiave per entrare nell'uomo come Dio lo ha pensato e amato e per capire la distanza che l'uomo ha determinato con la sua disubbidienza, tanto che la Seconda Persona della Trinità s'è dovuta scomodare dai Cieli per venire in nostro soccorso e prendere in sè tutto l'umano per poterlo poi sollevare dall'inferno in cui era caduto. La Storia della Salvezza così, è una storia umano-divina straordinaria, che ha il suo culmine proprio nel grido di Gesù sulla Croce. Lì Dio si è fatto prossimo all'uomo, sperimentando tale distanza e colmandola col suo Amore infinito-dono totale di sé.




Il testo della canzone "Perché?"

Chiuso come dentro a un guscio
duro il mio io a morire.
Guerra da laggiù.
Non riesco a venir su.
Torre di Babele cielo
che mi pesa e tu… Abbandonato

Vorrei fuggire per non dover dir di sì.
Quasi sconfitto innalzerò
il mio grido al tuo:
“Perché mi hai abbandonato?”…

Quale dolore può somigliarti:
tutti i dolori miei.
Eccomi son tuo.
Prendimi con Te.
Cancella quella sete
che hai di me… Abbandonato.

Vorrei fuggire per non dover dir di sì.
Quasi sconfitto innalzerò
il mio grido al tuo:
“Perché mi hai abbandonato?”…

Un altro scritto di Chiara Lubich per entrare ancor di più nella comprensione del dolore...





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