giovedì 16 giugno 2016

Eccomi, eccoci, siamo tuoi

Si, questa canzone, Eccomi, eccoci, siamo tuoi, l'ho cantata l'anno scorso, il 4 agsto 2015, in piazza San Pietro per il raduno europeo dei ministranti con Papa Francesco. Fu scelta come inno della manifestazione. Certo sarebbe stato bello poterla cantare col Papa presente, ma il gruppo di musicisti tedeschi che aveva in mano la situazione si accaparrò tutti gli spazi, credo anche in modo molto egoistico. Devo dire che sono stati anche un pò presuntuosi, ci ho messo una pietra sopra: qun san pietrino.

La canzone l'ho scritta intorno al 1995. Ero sacerdote da poco e con essa volevo raccontare la mia storia personale. Poi la accantonai e non me ne sono ricordato per anni. In quegli anni, per non dimenticarmi le canzoni me le registravo con un semplice "walkman" o con qualche altro mezzo e poi le conservavo. Ho ancora diverse cassette con tanti inediti che stanno lì nel dimenticatoio. Nell'estate del 2014, mi chiama don Tony un sacerdote di Lecce, per dirmi se avevo una canzone ispirata da Isaia 6, 8: "Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!»".

Mi ricordai subito di averla scritta, ma dovevo ricordarmi dove stava ficcata, su quale supporto... don Tony mi diede qualche giorno di tempo e così mi misi alla ricerca. Trovai la cassetta su cui l'avevo incisa e ne ricavai un mp3 e lo inviai col testo all'organizzazione dell'evento. Piacque e mi spinsero a far fare anche l'arrangiamento che Niki Saggiomo organizzò in brevissimo tempo. Ci costruii un video e lo passai agli organizzatori. E' ancora visibile sul sito www.ministrantiok.com: http://www.ministrantiok.com/video/.  


Nel Cd che stavo producendo per me, per i miei 50 anni, il CD "In fondo all'anima", uscito a luglio 2015, non avevo previsto di inserirci questa canzone, ci è capitata per pura Volontà di Dio. Cantarla in piazza San Pietro con 42° sulla testa alle tre del pomeriggio non so se è stata un'occasione o una pazzia. Le cose di Dio sono davvero strane e straordinarie. Con me c'erano Niki e suo figlio Daniele, che vedeva Roma per la prima volta e con lui l'avventura romana è diventata ancora più intrigante. Volle fare il giro sul pullman panoramico col sole a picco sulla Capitale, andare a vedere le catacombe... Ero stato a Roma tantissime volte, ma mai l'ho visitata così, spinto dalla curiosità di Daniele appena dodicenne e curioso oltre ogni dire, ma soprattutto musicista promettente come il padre, imparò la sua parte e senza farsi prendere dall'emozione, la eseguì da vero professionista davanti a tantissima gente...
 Piazza San Pietro 4 agosto 2015...
  Piazza San Pietro 4 agosto 2015...
 Piazza San Pietro 4 agosto 2015...

E' stata una sfacchinata esagerata nel caldo più esagerato dell'estate 2015. Prima di cantare mi fecero anche due domande sulla mia vocazione. Ci fu anche una cosa assai simpatica. In mezzo a tanti chierichetti c'era uno striscione dedicato a me e cantavano "don Mimmo, don Mimmo, Niscemi, Niscemi". Capii subito che erano i ragazzi di Niscemi, un paese in provincia di Caltanissetta, dove ero andato a fare un concerto, ma Daniele, mi chiese: "Ma con chi ce l'hanno che gridano 'sti scemi'...",  credeva che volessero sfotterci. Gli chiarii subito le idee. 
Ascoltiamo ora la canzone e vediamone il video...


Dal Cd "In fondo all'anima" 2015

Spieghiamo un pò il testo...

Il titolo: Eccomi, eccoci, siamo tuoi, racchiude tutta la dinamica della mia storia personale e vocazionale: dall'Eccomi, manda me, all'eccoci manda noi, al siamo tutti tuoi, Maria. 
L'eccomi, sta per il "Sì", che ogni giorno rinnovo al Signore. L'eccoci, sta per il "Sì" che rinnovo ogni giorno nella comunità sacerdotale di cui faccio parte. Il "Siamo tuoi, Maria" è il Sì che rinnovo ogni anno e ogni giorno nell'Opera di Maria o meglio conosciuta come "Movimento dei Focolari".


Prima strofa
Mi passasti accanto
lungo la riva di quel lago spento:
la vita mia senza sorprese,
neanche la voglia di morire, di capire.

Mi strappasti a pensieri cattivi,
al vivere insano e senza mete,
ma ora che ho trovato il senso della vita,
perché ho creduto al tuo amore...


Davvero il Signore è passato nella mia vita, innamorandomi di Lui. I primi vagiti della mia vocazione sono nati mentre ero operaio in una fabbrica dove lavoravo a nero per 10, anche 12 ore al giorno. Mi è sempre piaciuto suonare e lo facevo in un complessino con altri amici. Ci chiamavamo i Suddance. Facevamo feste di piazza, matrimoni... ci divertivamo. A me già piaceva scrivere canzoni. Nonostante tutto quello che facevo avevo una brutta sensazione di vuoto e il futuro non mi appariva troppo roseo. Ho rischiato anche di cadere in brutti giri di persone che non rigavano troppo dritto e col loro esempio sarei potuto cadere in brutte buche. Col senno di poi credo proprio che il Signore mi abbia evitato buche paurose. Lo ringrazio ogni giorno per avermi mostrato la strada della consacrazione e del sacerdozio. Davvero, come dico nella canzone, "Mi ha strappato a pensieri cattivi... al vivere insano e senza mete...perché ho creduto al SUO AMORE".

Il primo ritornello che è anche ugale al secondo dice:
Eccomi! Manda me, eccomi! Manda me, eccomi! Manda me...
Ecco mi manda, ecco mi manda, manda me.

Isaia 6, 8 sintetizzata in un gioco di parole. Quando "eccomi" è tutta intera ha un signicato e quando "ecco" è staccata da "mi", ne ha un altro. "Eccomi" dice il "Sì", "ecco - mi manda", dice la missione, il mandato da parte del Signore. 

Collegandosi al ritornello parte la seconda strofa che risponde alla domanda: Il Signore mi manda, ma a fare cosa?

... per quell’annuncio: assurda novità,
rivoluzione senza precedenti.
La vita mia cambiò in vita nuova.
E c’è ancora la voglia di morire ma per Te.

Mi chiamasti perché fossi tuo
e in Te scoprire l’altra gente.
Ed ora che ho trovato Te in ogni fratello
perché ho creduto al tuo amore...

 Mi ha chiamato ad annunciare qualcosa di inaudito, una vera rivoluzione, altro che comunismo di sinistra o nazionalismo di destra, altro che ideologie sataniche... C'è la mia storia che è passata dalla morte alla vita, perchè ho creduto nella Parola di Gesù, che ha acceso in me la voglia di restituirglela santa, purificata da ogni sozzura... eccomi allora, manda me... E con tutto il cammino di preparazione durato per ben 8 lunghissimi anni, finalmente, mi ha mandato, per l'imposizione delle mani dell'allora, mio Vescovo Mons. Umberto Tramma.

Si ripete il ritornello.

Eccomi! Manda me, eccomi! Manda me, eccomi! Manda me...
Ecco mi manda, ecco mi manda, manda me.

Collegandosi al secondo ritornello parte la terza strofa che risponde alla stessa domanda di prima: Il Signore mi manda, ma a fare cosa?


a dire ad ogni uomo sotto al cielo,
che c’è un Dio che ci ama e ci sostiene
nel duro del cammino tra le nuvole.
Pellegrino diventai verso l’Eternità.

Fin dall’inizio non son stato solo
insieme ad altri, passi svelti:
gente assetata, assetata come me,
che davvero ha creduto all’amore...


Nella mia storia vocazionale il passaggio dall'io al noi è stato fondamentale. La spiritualità del Movimento dei Focolari mi ha aiutato moltissimo. La scoperta di Dio Amore da parte di Chiara, ha rischiarato anche me. Il pellegrinaggio verso l'Eternità è meno duro quando si percorre insieme ad altri fratelli che vivono con te la "reciprocità dell'amore" e ci credono veramente, perchè in tante occasioni te lo hanno dimostrato. Ma sentire Chiara Lubich su questo è una perla di rara bellezza.

 Il terzo ritornello non dice più la scoperta dell'io e la bellezza del Sì personale, ma si arricchisce di una nuova scoperta: il "Noi Trinitario" e dice:

Eccoci! Manda noi, eccoci! Manda noi, eccoci! Manda noi ...
Ecco ci manda, ecco ci manda, manda noi...

Collegandosi al secondo ritornello parte la quarta strofa che risponde alla nuova domanda: 
Il Signore ci manda, ma a fare cosa?

a far capire a tanti, anche se stanchi,
che la vita è un dono da scoprire:
un Dio che muore per far vivere;
dall’alto di una Croce: Resurrezione.

E con Maria Madre dell’Amore,
nell’imitarla un’altra via,
che porta al centro, al centro della Vita
chi ha creduto all’Amore...

La Vita è tutta spiegata, squadernata, dal Crocifisso: il Dio umanato e, Maria, sua Madre, è l'esempio che noi mortali dobbiamo "imitare", se vogliamo far ritorno a casa, in Paradiso. Imitarla e farsela compagna di viaggio è un'unica cosa. Maria amata e "fatta entrare a casa propria", come fece l'Apostolo Giovanni, è quanto bisogna fare per arrivare al centro dell'Amore: il seno della Trinità Santissima. A Lei diciamo con fede:

Eccoci! Siamo tuoi, eccoci! Siamo tuoi, eccoci! Siamo tuoi...
Ecco ci siamo, Ecco ci siamo, siamo tuoi...

... Alla prossima canzone per dare e cantare Dio...