sabato 14 gennaio 2017

Uno per essere chiesa

Una canzone il cui testo fu approvato da Chiara Lubich e la canzone diventò l'inno del Congresso parrocchiale del 1996. Ebbe un primo arrangiamento del maestro Peppe Sasso con cui entrò nell'album "Fatti per essere". Nel 2002 col l'arrangiamento da discoteca entrò nel CD "Jesus on line". In questa versione è stata strausata per mille occasioni soprattutto per parlare di Chiesa e Unità. A Gennaio di ogni anno dal 18 al 25 c'è la settimana di preghiera per l'Unità delle Chiese. Questa canzone cade proprio bene per trattare il tema dell'Unità.
Quando la scrissi pensavo la tema del congresso del Movimento parrocchiale e da qui anche il titolo: Uno per essere Chiesa
Nell'ambito del Movimento dei Focolari, l'Unità non è semplicemente una parola, ma uno stile di vita. Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, ora defunta, ha ricevuto da Gesù il Carisma dell'Unità o anche Spiritualità dell'Unità o Spiritualità del Movimento dei Focolari. Una spiritualità dunque, un dono che Dio ha fatto a Chiara, ma attraverso di lei, a tutta l'umanità. Fin dagli albori Chiara ha prima messo in pratica e poi scritto quanto lo Spirito andava scrivendo attraverso di lei. Si potrebbe dire che solo ora la Spiritualità sta venendo fuori, in quanto i membri del Movimento, non avendo più la fondatrice a orientare il cammino, sono spronati a vivere il Carisma per carpirne le grazie insite. Esso si fonda su dodici punti: 1. Credere che «Dio è Amore» (1 Gv 4,8); 2. Fare la volontà di Dio (cfr. Mt 7,21); 3. Amare il fratello (cfr. Mt 19, 19); 4. La pratica del Comandamento Nuovo (cfr. Gv 15,12-13); 5. L’impegno a tenere viva la presenza di Gesù fra due o più (cfr. Mt 18,20); 6. Gesù Crocefisso, chiave dell’Unità; 7. Vivere e annunciare la Parola di vita (cfr. Gv 15,3); 8. L’Eucarestia: «Fate questo in memoria di me» (Lc 22, 19); 9. Rivivere Maria; 10. L’obbedienza alla gerarchia; 11. Costruire la Chiesa : «Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, ... avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù... » (Ef 2, 19-22); 12. Corrispondere alle ispirazioni dello Spirito Santo (cfr. Gv 14, 26). A questi punti vanno aggiunti sette aspetti della Vita che necessitano d’essere trinitarizzati. 1. L’economia; 2. L’evangelizzazione; 3. La spiritualità: l’unione con Dio e la vita di preghiera; 4. La salute: la vita fisica e la natura; 5. La casa: l’armonia personale e l’ambiente in cui si vive; 6. Lo studio: l’aggiornamento; 7. Unità e mezzi di Comunicazione. Si evidenziano poi cinque strumenti per verificare la vita concreta: a) il colloquio personale col proprio responsabile; b) la comunicazione della propria vita spirituale ai fratelli della propria comunità; c) la comunicazione delle esperienze fatte vivendo la Parola di Dio; d) la correzione fraterna o anche “ora della verità”; e) il patto di misericordia - patto di Unità. Per un approfondimento sulla spiritualità dei Focolari rimandiamo al website del Movimento: www.focolare.org.

Ascoltiamo la canzone

 Questa versione è del 2002 confluita nel CD "Jesus on line" ed. Messaggero con l'arrangiamento di Franco Cleopatra. Il video è stato realizzato da un ragazzo di qualche oratorio che nemmeno conosco personalmente, ha tagliato i ritornelli nelle diverse lingue e ci ha piazzato solo quello italiano... evvabè...

Approfondamo il testo.

Prima strofa e primo ritornello

Uno fra di noi ed è già festa, 
gioia piena colla Vita in mezzo a noi.
Uno con te che mi sei accanto adesso. 
Sono vuoto sono fuori,
non sono più lo stesso... sono...

Uno per essere cielo, per essere mare,
per essere dare, per essere...
Uno per essere luce, per essere sale,
per essere vita, per essere...

 Così si legge nel pdf preparato per la settimana di preghiera dell'Unità delle Chiese 2017
“L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”: è il motto biblico - ispirato al capitolo 5 della Seconda Lettera ai Corinzi – che ci viene proposto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2017. Una scelta quanto mai felice, visto che quest’anno ricorre il quinto Centenario della Riforma protestante, avviata da Martin Lutero con l’affissione delle 95 tesi sulle indulgenze, avvenuta il 31 ottobre 1517 a Wittenberg, in Germania. E non è un caso che il materiale per la preghiera sia stato preparato quest’anno proprio dalle Chiese cristiane tedesche, attraverso la Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Germania (Arbeitsgemeinschaft Christlicher Kirchen, ACK), l’organismo ecumenico in cui sono rappresentate tutte le tradizioni cristiane.
Nell’Introduzione teologico – pastorale al tema di quest’anno, stilata dal Gruppo locale tedesco insieme alla Commissione internazionale, si sottolinea che al comitato preparatorio è apparso subito chiaro che i materiali per la Settimana avrebbero dovuto avere due accenti: da un
lato, la “celebrazione dell’amore e della grazia di Dio”, in particolare mettendo in rilievo quella “giustificazione per sola grazia” che è stata ed è al centro della teologia delle Chiese della Riforma.
Dall’altro, un accento “penitenziale”, nel riconoscimento delle profonde divisioni di cui ha sofferto la Chiesa in seguito all’evento del 1517, offrendo al tempo stesso l’opportunità di fare ulteriori passi verso la riconciliazione...
 
 Seconda strofa e secondo ritornello

Uno fra di noi ed è già forte 
la Presenza della Vita in mezzo a noi.
Uno anche tu con me che ti sono accanto adesso, 
anche tu non sei più lo stesso, 
come due metalli fusi siamo...

Uno para ser el cielo, para ser el mar,
para poder dar, para ser unidos...
Uno para ser la luz, para ser la sal,
para ser la vida, para ser amor.

L’apostolo Paolo nella Lettera ai Romani scrive: “Per mezzo di Cristo abbiamo anche avuto accesso, mediante la fede, a questa grazia nella quale rimaniamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio” (Rm 5, 2) e san Giovanni Crisostomo commenta: “Nota come Paolo precisa sempre tutti e due gli aspetti, ciò che viene da Cristo e ciò che viene da noi. Solo che da Cristo ci vengono molte e svariate cose: è morto per noi, ci ha riconciliati, ci ha dato accesso e ci ha comunicato un’ineffabile grazia; per parte nostra invece ci mettiamo solo la fede.” (Omelie sulla Lettera ai Romani - 9,2-3).
Il fatto che i cristiani possano ricordare insieme, oggi, un evento del passato che ha diviso i cristiani in occidente con un senso di speranza e ponendo l’accento su Gesù Cristo e la sua opera di riconciliazione è un “notevole risultato”, come sottolinea l’Introduzione teologico – pastorale, raggiunto grazie a cinquant’anni di dialogo ecumenico. Anche le chiese tedesche, dopo un dibattito ampio – e “talvolta difficile” – hanno abbracciato questa prospettiva, quella di una commemorazione ecumenica che sia una celebrazione di Cristo (Christusfest), come evidenzia il tema della Settimana.
È importante sottolineare che, così come nell’espressione “l’amore di Cristo” si tratta non del nostro amore per Cristo, ma dell’amore che Cristo ha avuto e ha per noi, che si è manifestato nella sua morte per tutti, la riconciliazione verso cui siamo spinti è in primo luogo quella che Dio ci offre in Cristo: “Dio ha riconciliato il mondo con sé per mezzo di Cristo” (v. 19) e ha fatto di noi gli “ambasciatori” di questa riconciliazione, il cui incarico è quello di supplicare “da parte di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. La riconciliazione, insomma, prima di essere lo sforzo umano di credenti che cercano di superare le divisioni che esistono fra loro, è un dono di Dio. Proprio vent’anni fa (23-29 giugno 1997) si teneva a Graz, in Austria, la seconda Assemblea ecumenica europea sul tema “Riconciliazione, dono di Dio e sorgente di vita nuova”. Nel messaggio finale dell’Assemblea le chiese europee affermavano: “Vogliamo vivere il dono di Dio della riconciliazione … Se saremo guidati da questo dono nella vita quotidiana, quotidiana, nella vita delle nostre chiese e nella vita del nostro continente, potremo promuovere l’unità della chiesa e dell’umanità”.
Nella misura in cui ci lasciamo riconciliare con Dio in Cristo potremo dunque non solo compiere passi importanti di riconciliazione tra le chiese divise, ma diventare testimoni della riconciliazione in un mondo che, si legge ancora nell’Introduzione alla Settimana di preghiera, “ha bisogno di ministri di riconciliazione, che abbattano le barriere, costruiscano ponti, facciano la pace e aprano le porte a nuovi stili di vita nel nome di colui che ci ha riconciliati con Dio, Gesù Cristo”. Come esempi concreti di questo “ministero di riconciliazione”, le Chiese tedesche ricordano l’ospitalità offerta a tanti rifugiati provenienti dalla Siria, dall’Afghanistan, dall’Eritrea e da altri paesi; si può anche ricordare quanto operato da Papa Francesco e dal Patriarca ecumenico Bartolomeo per aiutare le persone che sono forzate a vivere nelle “periferie esistenziali” della società a causa di situazioni di ingiustizia e di violenza. Anche in Italia siamo grati al Signore per il progetto ecumenico dei “corridoi umanitari”, inaugurato nel 2016 grazie agli sforzi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, della Comunità di Sant’Egidio e della Tavola valdese, e che entro la fine del 2017 porterà in Italia, in tutta sicurezza, mille richiedenti asilo individuati tra soggetti particolarmente vulnerabili. Che questa Settimana di preghiera sia l’occasione per pregare per questo e altri progetti ecumenici in cui sono coinvolti protestanti, cattolici e ortodossi, e per l’avanzamento della comune testimonianza dei cristiani alla riconciliazione che Dio ci ha donato in Cristo.

Terza strofa e terzo ritornello 

Uno fra di noi ed è già vero: si può vivere già qui come lassù.
Uno x uno x per uno fa sempre uno, come nell’eternità
tutti persi, tutti dentro, tutti nell’Anima... tutti

One to become the sky, to become the ocean,
to be giving a gift, to be, to be...
One to become the light, to become the salt,
to become the life, to become love.

L'Unità è la Vita della Trinità...

Quarta strofa e quarto ritornello

Uno fra di noi ed è già ora: 
la gente che cammina nei colori.
Intorno a Cristo vivo in mezzo a noi; 
popolo di Dio sempre in comunione
per essere davvero...tutti...

Un pour être le ciel, pour être la mer, 
pour être et donner, pour être...
Un pour être lumiere, 
pour être le sel  pour être la vie, 
pour être amour

Per concludere ...

Mollens (CH), 11 agosto 1987

Pensiero nel giorno di S.Chiara: “Scegliere Dio nella via dell’unità” 

"Allora volete una parola di conclusione, che è quella che diciamo sempre il giorno di santa Chiara.
A noi, quando eravamo giovani come voi, come la maggior parte di voi, ha fatto sempre una grande impressione una frase che santa Chiara ha detto a san Francesco quando san Francesco l'ha praticamente trascinata nella sua strada e san Francesco le ha detto: "Figliola, che cosa desideri?"
Qui c'era da aspettarsi di tutto cioè che lei dicesse: "Io voglio seguirti nella via della povertà, io voglio farmi suora, voglio rinchiudermi in un convento", ecc. Invece lei ha proprio imbroccato. "Figliola, che cosa desideri?" e lei ha detto: "Dio". Desiderava Dio perché sceglieva Dio perché Dio l'aveva scelta.
E' la stessa scelta che abbiamo fatto anche noi all'inizio del Movimento, abbiamo fatto una scelta unica: Dio! Sopra i bombardamenti e tutte le cose è emerso Dio, abbiamo creduto in Dio, abbiamo fatto di Dio l'ideale della nostra vita.
E vediamo come è sempre nuovo perché questa scelta di Dio ci fa posporre un po' tutte quelle ricchezze che noi magari andiamo accumulando anche senza accorgerci.
Magari siamo ricchi del focolare, siamo ricchi delle cose, siamo ricchi della testa, degli studi, siamo ricchi, non so, dei nostri parenti, siamo ricchi magari del nostro sacerdozio, siamo ricchi magari di qualcosa ancora di più. Ecco, tutto questo il nostro ideale che è Gesù abbandonato, che è niente, che s'è fatto niente, ce lo fa posporre per mettere Dio prima e il resto farlo tutto per volontà di Dio.
Questo ci ricorda ancora oggi santa Chiara. Lei l'ha fatto scegliendo la via della povertà; noi lo facciamo scegliendo la via dell'unità, avendo sempre Gesù in mezzo a noi, il Risorto e Gesù in noi attraverso l'amore a Gesù abbandonato."

(http://www.centrochiaralubich.org/it/documenti/audio/1595-scegliere-dio-nella-via-dell-unita.html)

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