domenica 6 novembre 2016

Buone nuove

Questa canzone ha dato il titolo al CD edito dalle Paoline nel Giugno 1999. Ero al terzo lavoro discografico. Il primo "Innamorami di Te" (1994) che confezionai a mò di bomboniera in ricordo della mia Ordinazione Sacerdotale, il secondo "Fatti per essere" (1996) in occasione dell'Inno per il congresso del Movimento Parrocchiale (diramazione del Movimento dei Focolari) per il quale avevo inventato l'inno: "Uno per essere Chiesa".
La canzone, "Buone Nuove" la inventai perché avevo scelto di chiamare il CD "Buone Nuove", ma non avevo ancora la canzone. Mi ricordo che mi chiedevo spesso: "Ma cosa sono le mie canzoni?" e un giorno arrivò la risposata: "Sono delle buone notizie, delle "buone nuove", proprio come il Vangelo che è per l'appunto una Buona Notizia: ευαγγέλιον (eu-anghelion).

Ascoltiamola http://darkmp3.ru/album-buonenuove-8931768.html

Analizziamo il testo

La prima strofa

Molte non sono nuove e buone danno solo ciò che è scuro.
Altre t’ammazzano il morale, altre ti anticipano guai.
Molte non sono vere e serie e il bene non c’è mai.
Altre t’annegano il computer, altre ti tirano giù.

E' proprio vero che oggi le buone notizie non sono di moda. Anzi ricordo durante una delle prime lezioni di giornalismo, dove si affrontava il tema di cosa sono le notizie e come si confezionano, mi colpì molto la regola delle tre SSS: sangue, soldi, scandali... Nel dizionario di Scienze e tecniche della Comunicazione alla voce "Notiziabilità" (http://www.lacomunicazione.it/voce/notiziabilita/), al paragrafo quattro intitolato "Il criterio della negatività", si sottolinea che la negatività delle notizie, fanno audience:

"Gli eventi cattivi sono ritenuti più importanti e interessanti di quelli buoni. I fatti tragici, scabrosi, negativi tengono banco sulle prime pagine dei giornali molto di più delle notizie edificanti e positive. Per gli americani è un problema di ‘pesantezza delle notizie’: ci sono le soft-news (le meno drammatiche, di costume, moda, colore, sport, spettacolo, curiosità, ecc.) che guadagnano di solito il taglio basso dei giornali, salvo poche eccezioni. In questa logica prevale il principio secondo il quale le notizie drammatiche (o hard news) sono più facilmente raccontabili delle notizie leggere, di costume, frivole ed esemplarmente positive (soft-news). In poche parole: le notizie negative interessano di più delle positive e fanno cinicamente vendere di più i giornali. Per De Martino-Bonifacci (1990) la prevalenza di notizie negative è spiegabile in diverso modo. Ci sarebbe innanzitutto una motivazione psicologica: i giornali prediligerebbero le notizie negative per preparare al peggio i lettori e attivare in loro l’attitudine alla lotta e alla fuga; c’è poi la spiegazione catartica: conoscere i guai altrui aiuta i lettori a superare i propri. In ogni caso questo criterio di n. porta con sé un rischio già visto nel criterio di inusualità: quello della rappresentazione unilaterale e distorta della realtà. Se citiamo Palermo solo ogni volta che vi avviene un delitto di mafia proietteremo probabilmente sulla Sicilia e sul suo capoluogo una immagine esclusivamente negativa che non le appartiene. Una soluzione può essere quella dell’approfondimento: occorre ridurre il numero delle spot-news e contestualizzare ogni avvenimento in scenari che non siano esclusivamente negativi. Oppure si possono creare nuove strade al di là di quelle fin qui percorse per mera pigrizia o abitudine: significativo a questo riguardo è il lavoro pubblicato da L. Accattoli: "Cerco fatti di Vangelo", in cui il giornalista individua avvenimenti mai saliti alla ribalta dei media nazionali e che tuttavia assumono una forte dignità di notizia per la loro esemplarità e positività"

... Insomma si dovrebbe cambiare direzione, ma è molto in là da venire... E' vero che le Buone Nuove sono poche e non vengono conosciute e poi ci lamentiamo che tutto ci sembra negativo. Infatti, se le uniche notizie che ascoltiamo sono tutte negative, anche la nostra psicologia ne risente, perché impariamo a vedere il bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno e questo, secondo me, ci influenza e non ci educa al bene, alla convivenza pacifica ecc. Occorrerebbe pensare che quanto vediamo per televisione o ascoltiamo per radio ci influenza in qualche modo e per la nostra salute psicologica e morale, dovremmo pretendere, almeno dalla televisione e radio pubbliche, per cui paghiamo il canone, più formazione anche attraverso l'informazione. Non ci possono riempire di negativo e pretendere che stiamo bene. Ad esempio se fanno la pubblicità al gioco d'azzardo, poi si devono aspettare che qualcuno cada nella dipendenza dal gioco... e questa sta diventando una vera piaga. Bisognerebbe puntare a formare cittadini sempre più consapevoli in tutti i campi, ma spesso questi sono ignari di tanti meccanismi che i potenti mettono in atto per tener buono "il popolino". La storia del Sì o del No al referendum del prossimo 4 dicembre... I mass media pilotati sono per il Sì è ovvio che quanti riflettono e si informano (aimè pochi) sono per il No. Su La 7 ultimamente c'è stato un dibattito e qualcuno ha approfondito il dibattito facendo venir fuori come la banca JP Morgan, ha fatto un documento per orientare i capi di stato a riformare le costituzioni nazionali... ascoltiamo



Se non vogliamo una dittatura nuova e mondiale dobbiamo pur aprire gli occhi sulle brutte nuove...

Variazione alla prima strofa

Ma ce ne sono di buonenuove di buone che non svaniscono,
di nuove che costruiscono il presente e il futuro,
che credono in te nel vero, nel buono e nel bello che hai
e che c’è in questo mondo...

Ciò che costruisce e non demolisce, sono le buone nuove. Se a scuola si insegnasse dapprima a diventare più umani e perché no, più spirituali, si potrebbero in seguito aggiungere le nozioni matematiche, scientifiche e quant'altro. Una esposizione maggiore a notizie positive, senza escludere le altre porterebbe ad un buon bilanciamento psicologico. Ho trovato un libro dal titolo molto significativo: "Difendersi dai media" dove si parla di "intossicazione emozionale" e di come disintossicarsi, proprio come si fa con le diete per tener sano il corpo, lo si dovrebbe fare con le diete mediatiche per tenere libera la mente da ogni influsso negativo. Ciò costa fatica, diciamocelo e a volte si arriva a non vedere più la tv, rifugiandosi in mondi paralleli compreso lo spiritualismo. Ammesso che occorre una conoscenza e una preparazione, quanta porzione di popolo è conscia di tutto ciò che viene propinato a volte maldestramente dai media? Intanto propongo la lettura di qualche brano del libro menzionato: http://www.corem.unisi.it/bibliografia/saggi/cheli-gli_effetti_collaterali_dei_media.pdf dove si danno alcuni consigli per evitare le intossicazioni emozionali mediatiche:

1. Scegliere attentamente i programmi da guardare, leggere o ascoltare, privilegiando quelli con
contenuti positivi o non troppo negativi.

2. Non eccedere nelle dosi e intervallare la fruizione, al massimo ogni due ore, con altre
attività.

3. Evitare il più possibile quelli ad alto contenuto di violenza oppure cambiare canale (o
giornale) non appena ci si rende conto che sollecitano troppo intensamente il nostro stato
emotivo.

(...)  Parlare del negativo senza illustrare alternative positive produce solo assuefazione, rassegnazione, perdita di speranza circa la possibilità di un mondo migliore, e tutto ciò può determinare in alcuni soggetti una cinica adozione di posizioni aridamente e egoisticamente materialiste e in altri una fuga dalla realtà connessa ad isolamento sociale e non partecipazione politica, che spesso prende la strada di un ripiegamento in se stessi o in qualche pratica spirituale trascendente, che riserva tutte le speranze all'al di là. (dal libro "difendersi dai media")

Ascoltare musica è uno degli esercizi che nel libro menzionato, viene proposto per il rilassamento e per potersi liberare dall'intossicazione emozionale creato dalle cattive notizie spesso intrise di violenza.

Il Vangelo è tutta una Buona Notizia, o come dico io una Buona Nuova. Del Vangelo si può fare anche il pieno, non ci sono controindicazioni...

Il ritornello

Buonenuove, buonenuove dal cielo in poi e per te.
Buonenuove, buonenuove dentro di te e me.
Buone nuove per Dio in me e te.

C'è una Buona Notizia che è una bomba, di cui non si parla mai. Anche nei nostri ambienti religiosi e cattolici non viene bene presa in considerazione.  Dio stesso che è AMORE, è la Buona Notizia per eccellenza eppure rimane lontana, invece di essere conosciuta ed esperita. Il fatto che io sappia che Dio è Amore, mi mette nel cuore l'essere amato, e il fatto che io sia stato voluto da Dio a sua Immagine, mi dice che devo essere amore, come la mia Origine originante. E fin qui siamo ancora nel teorico, ma quando vengo a sapere che "dove due o più sono uniti nel Suo Nome, Lui è lì" (cfr Mt 18, 20), non posso più starmene con le mani in mano, devo fare di tutto perché più persone possano sperimentare questa Presenza di Dio. Le promesse Dio le mantiene e noi dobbiamo crederci per davvero e imparare ad esssere amore come Egli stesso ci ha insegnato: "Amatevi gli uni gli altri come IO vi ho amati" (Gv 15, 12). La vera rivoluzione non si fa dunque con le armi, ma con la cosa più semplice che c'è: l'Amore, che in Dio è la stessa sostanza divina prodotta dalle Tre Persone Divine per il fatto che vivono non per sé ma per l'Altro fino a donarsi la VITA. L'Amore viene prima di tutto l'increato e il creato, bisogna ritornare a queste origini per ritrovarsi. E' così semplice che oramai facciamo fatica pure a parlarne e ci sembra una chimera amare disinteressatamente, in una società che ruota all'incontrario. Ma la soluzione è questa, l'altra, la complicazione, finirà per farci soccombere.
Nella canzone dico: per Dio in me e Dio in te, ci sarà Dio fra noi. E' la novità del cristianesimo: LA BUONISSIMA NOTIZIA. Dio non è lontano ci abita e abita fra noi e fuori di noi in una agape, una pericoresi, una kenosi infinita....

Seconda strofa

Molte t’arrivano sbiadite e si fa tanta confusione.
Poi ci si mettono i Mass Media e i paparazzi degli scoops.

L'abbiamo già detto che le notizie vengono confezionate e non sempre sono obiettive e così la confusione aumenta. A noi non resta che guardarci dall'intossicazione da cattive notizie. Proprio per questo dobbiamo prestare attenzione a ciò che ci fa bene evitando ciò che ci fa male.
Così recita la variazione alla seconda strofa della canzone:

Varia zione alla seconda strofa

Ma ce ne sono di buonenuove di buone che non svaniscono,
di nuove che costruiscono il presente e il futuro,
che credono in te nel vero, nel buono e nel bello che hai
e che c’è in questo mondo...

Occorre sapere che una buona pianificazione a lungo termine aiuta molto a non fossilizarsi nel qui e subito. Il futuro va progettato partendo dal qui ed ora. Un drogato pensa all'emozione immediata fragandosene delle conseguenze deleterie sulla sua salute. Se non vogliamo essere come drogati, dobbiamo saper scegliere ciò che ci fa bene da ciò che ci fa male e fare progetti lungimiranti, permettendo a Dio di entrare nelle nostre storie, affinché le possa raddrizzare, riparare e far risorgere.
Sí perché Dio ha fatto bene ogni cosa, tutto quello che ci fa male non è opera di Dio, ma del nemico ed della conseguenza del peccato originale. C'è più positivo che negativo intorno a noi, dobbiamo solo imparare a vederlo e valorizzarlo.

Ritornello con special

Buonenuove, buonenuove dal cielo in poi e per te.
Buonenuove, buonenuove dentro di te e me.

Anche un tramonto bello di sera o il mare vero dell’anima,
lo sfondo buono degli occhi tuoi son buonenuove, buonenuove

Buonenuove, buonenuove dal cielo in poi e per te.
Buonenuove, buonenuove dentro di te e me.

Quest'ultima parte è un ripetersi del ritornello, ma tra le due ripetizioni ho messo lo special, ossia una parte che si distingue da tutto, dalle strofe, dai ritornelli e dalle varianti al ritornello. Un invito a vedere le buonenuove nella natura, nella bellezza del creato, in ogni cosa che supera la nostra limitata umanità. E' il caso proprio di augurare a tutti: Buone Nuove.

... alla prossima canzone per dare e cantare Dio... 

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